Aumento del volume del seno
La mastoplastica additiva è un intervento chirurgico-plastico effettuato per aumentare il volume del seno e consiste essenzialmente nell’impianto di una protesi al suo interno.
E’ uno degli interventi più richiesti in Chirurgia Plastica, che si esegue in sala operatoria in presenza di un anestesista, solitamente in anestesia generale e dura circa due ore.
Dopo il colloquio con la paziente, in relazione alle sue esigenze ed aspettative, si decide come intervenire. Si comincia, quindi, con un accurato disegno pre-operatorio e, dopo aver valutato alcune misure, si pratica un incisione cutanea in modo da raggiungere la profondità desiderata per posizionare la protesi.
Ci sono molte varianti di tecnica e di materiali utilizzati.
Per ciò che riguarda le principali vie di accesso, cioè dove si pratica l’incisione, possono essere interessate le zone:
- Periareolare – la protesi viene introdotta attraverso un incisione di pochi centimetri nel contorno dell’areola al confine dell’area pigmentata.
- Sottomammaria – la protesi viene introdotta attraverso una piccola incisione di pochi centimetri nel solco sottomammario.
- Ascellare – la protesi viene introdotta tramite un’ incisione posizionata nell’ascella.
Il piano di posizionamento della protesi all’interno dei tessuti può essere:
- Sottomuscolare – la protesi è posizionata al di sotto del muscolo grande pettorale.
- Sottoghiandolare – la protesi viene posizionata sotto alla ghiandola mammaria e sopra al muscolo grande pettorale.
- Tecnica sottofasciale – la protesi viene posizionata al di sotto della fascia del muscolo gran pettorale.
- Tecnica mista – la protesi posizionata in parte sotto la ghiandola e in parte sotto il muscolo (Dual plane)
La forma delle protesi ha un ruolo fondamentale nel determinare l’aspetto estetico del seno e può essere di due tipi: rotonda o anatomica. Quest’ultime donano al seno un aspetto più naturale. Le protesi più utilizzate sono in gel di silicone o soluzione salina. L’idrogel e altri tipi di materiali sono stati sperimentati negli anni con risultati meno soddisfacenti.
In base alle singole situazioni di partenza si possono rendere necessarie ulteriori procedure come l’asportazione di porzione di cute attorno all’areola, un sollevamento della mammella (pessi) o la rielaborazione interna della ghiandola mammaria.